Vibrante derby alla Gatti con la SBT che vince solo a tempo scaduto. Qualche errore di troppo per Visconti ma anche diverse note positive
SBT TREVIGLIO 59
VISCONTI BRIGNANO 57
PARZIALI: 16-14, 16-21, 10-9, 17-13
VISCONTI: Sala 3, Pinotti 4, Penati 5, Viscardi, Prestileo 3, Carminati 6, Ste. Leoni 14, Daminelli, Del Prato 9, Nichi 8, Fatighenti 2, Nozza 3. All: Boschi. Ass. Ferrari, Seb. Leoni.
TREVIGLIO – La pallacanestro è uno sport che ti prende e ti da. Inesorabilmente. Nella serata di martedì, alla palestra Gatti, nel derby che ha aperto il Girone Bronze o, meglio, la seconda fase del campionato Under 19, il destino ha voluto che, ancora una volta, la differenza tra la vittoria e la sconfitta fosse nelle mani del più giovane tra i giocatori in campo: Edoardo Penati che qualche settimana prima con un tiro da tre allo scadere aveva mandato il Visconti in Paradiso. A tempo scaduto Edo ha avuto a disposizione i tiri liberi della vittoria, sbagliandoli e consegnando così il referto rosa alla squadra di casa.
Eppure, pur nel totale e comprensibile sconforto del diretto interessato e dei suoi compagni, mai come stavolta bisogna guardare avanti con fiducia. Ancora una volta, i ragazzi di Matteo Boschi hanno retto benissimo il confronto con una squadra avanti anagraficamente e decisamente più forte fisicamente. Sull’esito della partita pesano come macigni i tanti errori al tiro e il numero di palle perse, ovvero due dati statistici che non appartengono alla Under 19 viscontina che ha avuto il grande merito di reagire all’iniziale sfuriata di Treviglio e di tenersela alle spalle nel punteggio per larghi tratti della partita. Visconti è rimasta attaccata alla partita grazie al contributo di tutti. Al “Festival” del tiro da tre hanno partecipato Fede Sala, Nick Nozza, Gio Prestileo, Lore Nichi, e Delpi Del Prato. Buone le iniziative di Ste Leoni, Tommy Carminati e Ale Pinotti, spesso “trattati con le maniere forti” e mandati in lunetta (9/12 per Leoni). Positiva anche l’intensità messa in campo da Daminelli e Fatighenti. Nel bene e nel male è stata la coralità della squadra a prevalere: buoni e cattivi tiri, palle recuperate e perse, rimbalzi presi e concessi hanno avuto diversi interpreti: ben dieci su 12, oltretutto, hanno scritto il loro nome nello score dei marcatori.
«Alla fine ho tra le mani il referto giallo ed in corpo una grande dose di rammarico – commenta Matteo Boschi – dettato più dagli errori commessi che dal risultato finale. Abbiamo comunque dimostrato di poter giocare ad alti livelli e di poterlo fare con riscontri positivi. Alla fine ho detto solo una cosa ai ragazzi: teniamo la testa alta. Torniamo a giocare insieme e soprattutto stiamo pronti perché adesso possiamo e dobbiamo rialzarci».