Il coach dell’Under 14: «Più che il risultato mi interessa che si riescano a coniugare gruppo, divertimento e un pizzico di responsabilità»
Marco Villa guarda avanti e scorge una prateria, immensa, inesplorata, che lui sta percorrendo con un gruppo di ragazzi con i quali proverà ad avvicinarsi ancora un po’ all’orizzonte.
Trentadue anni, allenatore da 12 esperienze anche in Serie A2 femminile ad Albino, Marco Villa dalla scorsa stagione allena il gruppo del Visconti che si accinge ad iniziare il campionato Under 14.
«Inizia una nuova avventura – dice il coach – ma in realtà con i ragazzi abbiamo ripreso le fila di quanto abbiamo fatto nella stagione passata. Era l’anno della ripartenza dopo tutto quello che è successo, ma abbiamo posto le basi che questa volta cercheremo di rendere ancora più solide».
Quali sono i punti fermi?
«L’Under 14 è una categoria particolare. Si esce dalla scia del minibasket e quindi, del gioco assoluto e si compiono i primi passi in una pallacanestro che propone altre situazioni. Per inteso: la voglia di giocare e di divertirsi non verrà mai meno. I miei giovani giocatori, però, dovranno iniziare a prendersi le prime piccole ma importanti responsabilità sull’impegno, la costanza, la puntualità, la condivisione. È una questione di rispetto nei confronti di loro stessi e di tutti coloro con i quali dividono allenamenti, partite e la passione per la pallacanestro».
Prime impressioni?
«Molto positive – sottolinea Marco Villa – ancora più accentuate rispetto a quelle che ho tratto l’anno scorso. Alleno un gruppo di ragazzi svegli, che seguono con attenzione e che hanno voglia di imparare. Un gruppo che sta trovando un suo equilibrio».
Segni che si avvicinano alla sua idea di squadra?
«Proprio così. La mia squadra ideale è quella che ha voglia di crescere e che mette in campo costanza e passione. Tutti concetti che riconosco nei miei Under 14».
Cosa c’è attorno alla squadra?
«Una società attenta a che tutto fili liscio ed un gruppo di genitori che partecipa, che segue ma che non va mai oltre i confini del rispetto e della buona educazione».
Dove si vede a giugno 2023, quando calerà il sipario sulla stagione?
«Non ne faccio una questione di risultato, perché tutto quello che otterremo sarà accettato col sorriso. Mi piacerebbe arrivare a giugno – dice Marco Villa con tono sincero – guardare i miei ragazzi e rendermi conto che per tutti loro è stata la miglior stagione».