Gran carattere ancora una volta decisivo: dodicesima vittoria per il Visconti
VISCONTI 67
VERDELLO 62
PARZIALI: 15-14, 20-14, 15-15, 17-19.
VISCONTI: Rigon 16, Cedro, Penati, Brambilla, Spila 9, Ste. Leoni 1, Dam. Leoni 16, Seb. Leoni 2, Nisoli 9, Castellazzi 14, Nichi, Imeri. All: Boschi. Ass: Lanzeni. Prep. Atl: Comaschi.
BRIGNANO – Di una cosa possiamo andar certi: in maglia Visconti quest’anno gioca un gruppo di ragazzi che quanto a carattere e attributi sono già di categoria superiore.
Anche con Verdello, in una serata in cui non c’è stato feeling col canestro, il che ha permesso alla coriacea compagine avversaria di restare in partita sino alla fine (è andato agli ospiti il parziale del secondo tempo…), appena i ragazzi di coach Boschi hanno sentito il muro appoggiarsi alle loro spalle, hanno cambiato volto in difesa, non hanno sbagliato più nessuna scelta in attacco, ed hanno preso quella manciata di punti necessari per tagliare vittoriosamente il traguardo.
«Al di là dei numeri, che sono pur significativi – commenta Matteo Boschi – mi è spiaciuto vedere i volti spenti di alcuni dei nostri giocatori più rappresentativi. La nostra è una squadra che deve far leva sull’entusiasmo. È una squadra che deve andare in campo per assaporare il gusto di giocare a pallacanestro. Con Verdello ci siamo riusciti solo per pochi minuti. Ecco perchè la partita è rimasta in bilico sino alla fine. Dobbiamo fare tesoro di serate come questa».
MVP della serata è stato Luca Castellazzi autore di canestri importanti e che si distinto anche in difesa. Uscito solo alla vigilia della partita da un attacco influenzale (che gli ha impedito di allenarsi tutta la settimana), Davide Rigon ha comunque inciso sul match con 16 punti e 12 rimbalzi. Anche Damiano Leoni si è dato da fare in attacco, raggiungendo la doppia cifra pur con qualche errore di troppo. Daniele Nisoli avrebbe voluto essere più utile alla squadra e quando è stato in campo l’ha fatto molto bene. Peccato che i falli, fischiatigli contro con eccessiva fiscalità, gli abbiamo permesso di stare in campo meno del previsto. Dopo una prestazione non ai suoi livelli, Simone Spila ha messo la firma nel momento clou della partita piazzando il decisivo 4/4 dalla lunetta.