Il Responsabile Tecnico Nazionale del minibasket e la componente dello Staff Tecnico Nazionale hanno incontrato gli istruttori del Visconti nell’ambito dell’iniziativa “Camminare Insieme… Restando a Casa”
Nella stanza, purtroppo virtuale, gli Istruttori del settore minibasket del Visconti Basket ed alcuni esponenti del Consiglio Direttivo del club guidati dal presidente Francesco Minuzzo, hanno avuto modo di fare due graditissimi incontri.
Due eccellenze del calibro di Maurizio Cremonini, il Responsabile Tecnico Nazionale del settore minibasket della Federazione Italiana Pallacanestro e Roberta Regis, componente dello Staff Tecnico Nazionale e Docente Formatore per la FIP sia per il basket che per il minibasket hanno aiutato dirigenti e staff tecnico del Visconti a tracciare il punto della situazione nell’ambito dell’iniziativa “Camminare Insieme… Restando a Casa” che ha visto il club brignanese tra quelli aderenti.
Sia Maurizio Cremonini che Roberta Regis hanno introdotto i rispettivi interventi, sottolineando come sino ad oggi si stia ragionando su linee guida che non sono ancora state messe “nero su bianco” e che, quindi, grazie ad una più attenta valutazione degli operatori del basket, potrebbero rendere meno complicata la strada che riporterà ragazzi e ragazze in palestra. Il concetto espresso dai due interlocutori di Visconti Basket è riferito alla necessità di creare le condizioni che consentiranno ai piccoli “baskettari” e alle loro famiglie di gettarsi alle spalle lunghe settimane di lockdown.
«Forse nessuno di noi può realmente immaginare – ha detto Maurizio Cremonini – cosa significherà per bambini e bambine rimettersi lo zainetto in spalla e camminare all’aria aperta per raggiungere la palestra. L’allenamento sarà inizialmente diverso dal solito, ma è essenziale che i piccoli tornino ad avere un pallone tra le mani, condividendo il momento con compagni ed amici pur a debita distanza».
Il dialogo si è poi spostato sul ruolo che dovranno recitare gli istruttori: «Occorrerà pensare ad esercizi diversi dal solito – ha aggiunto Roberta Regis – che consentano di rispettare le regole del distanziamento sociale. Un allenamento che, ad oggi, prevede che un singolo istruttore sia presente per un gruppo di 7/8 ragazzi. Sia chiaro, sono solo indicazioni che dovranno essere adeguate alla reale esigenza di condurre l’allenamento in totale sicurezza».
L’obiettivo è stato messo a fuoco anche su fondamentali esigenze organizzative: «Chi propone basket – ha sottolineato Cremonini – deve mettere davanti a tutto due vocaboli: sacrificio ed organizzazione. Il “messaggio” da far arrivare ai ragazzi, e ai loro genitori in primis, è che la società curerà ogni cosa nel dettaglio, affinché l’allenamento non sia motivo di patema d’animo per nessuno. Dall’arrivo del bambino in zona “triage” sino al saluto al termine della seduta, non ci dovranno essere incertezze».
«Non sarà facile ripartire, bisogna che tutti ce ne rendiamo conto – hanno poi concluso Cremonini e Regis – anche perché non ci sono ancora regole certe. Se useremo tutti la giusta prudenza, riusciremo a fare un passo alla volta, sempre in avanti, verso la ripresa dell’attività».